La fatturazione elettronica oltre ad aver introdotto l’obbligo di inviare il formato XML al sistema di interscambio richiede un’attenta e scrupolosa compilazione dei dati richiesti in base al tipo di azienda, al tipo di cliente alle esenzioni iva e altre, molte purtroppo, regole che la fiscalità italiana impone.

Oltre agli aspetti formali, dove per fortuna grazie alla piattaforma Cloudness possiamo dimenticarci di tutte le regole e creare il documento fattura come eravamo abituati prima dell’introduzione della fattura elettronica, sono da tenere in considerazione le tempistiche di invio (termini di invio della fattura elettronica).

Termini di invio o emissione della fattura elettronica

L’agenzia della entrate ha introdotto questa regola che spesso ci porta in confusione e ci da fretta nella compilazione e invio delle fatture elettroniche.

Hai creato il documento, indicata la data, aggiunto le righe di prodotti e servizi, verificato che l’iva sia corretta, che il metodo di pagamento e le scadenze degli incassi siano quelle concordate con tuo cliente. Benissimo il tuo documento è pronto e devi inviarlo allo SDI. Il flusso è tutto regolare, ma devi sapere che la data della fattura e la data di emissione al sistema di interscambio sono da tenere sotto controllo. Capita spesso che si effettui la fatturazione i primi giorno del mese successivo alla data di fattura (ad esempio è lecito che i primi giorni di ogni mese si emettano fatture datate l’ultimo giorno del mese precedente). Ed è proprio sui giorni trascorsi tra la data di fattura e la data di emissione (quindi invio) della fatturazione elettronica che è stata introdotto una regola.

Devi anche sapere che in caso di invio tardivo di una fattura elettronica, potresti incorrere in sanzioni dal 90% all’180% dell’imponibile (art. 6 del DLgs. N 471/97).

Le date della fattura elettronica

Prima di andare nel dettaglio delle regole introdotte dall’ Agenzia delle Entrate cerchiamo di capire quali sono le date della fattura elettronica.

Prima dell’introduzione della fattura elettronica la data di emissione era la data della fattura mentre si considerava inviata quando questa veniva consegnata al destinatario. Era ovvio che se la fattura non veniva consegnata era come non fosse emessa e la stessa cosa vale per la registrazione della contabilità. La data fattura era la data di emissione.

Con la fatturazione elettronica abbiamo due date distinte: la data del documento e la data di emissione che corrisponde al momento in cui la fattura elettronica viene inviata al sistema di interscambio, con il ritorno dell’identificativo univoco di invio.

Regole e termini di invio della fattura elettronica

A livello generale per semplificare possiamo avere quattro casi:

  1. Fatture immediate/anticipate: queste vanno emesse entro 12 giorni dalla data di fattura (data del documento).
  2. Fatture differite: stiamo parlando di fatturare dei beni che sono stati spediti, di solito, il mese precedente e possiamo emettere la fattura entro il giorno 15 del mese successivo. Generalmente nella fatturazione differita la data del documento viene stabilita dall’ utente e viene fatta coincidere con l’ultimo giorno del mese. Quindi anche se avresti tempo fino al 15 del mese successivo noi ti consigliamo di tenere sempre in considerazione la regola dei 12 giorni.
  3. Fatture scartate: se la fattura elettronica non supera i controlli formali imposti dal sistema di interscambio, entro 5 giorni ricevi una “notifica di scarto”, che potrai trovare sotto gli esiti dell’invio. La fattura viene considerata come “non emessa”. In questo caso non preoccuparti, correggi la fattura e inviala nuovamente entro 5 giorni dalla data di notifica dello scarto.
  4. Autofatture: per le autofatture i termini generali sono entro il 15 del mese successivo alla ricezione delle fattura di acquisto/operazione. Anche se nel caso TD21 dove il termine è entro il 31 dicembre dell’anno di splafonamento.