Dal 1° luglio 2022 sarà obbligatorio emettere la fattura elettronica verso un cliente dell’Unione Europea e Extra UE.
Fino al 2021 l’emissione delle fatture avveniva attraverso l’invio di una fattura in PDF e successivamente era obbligatorio l’Esterometro. Quest’ultimo, come stabilito in sede di conversione in legge del decreto fisco-lavoro n. 146/2021, dal 1 luglio 2022 sarà abolito e si dovrà procedere esclusivamente con l’invio della fattura elettronica allo SDI.
Quindi da luglio tutti i dati relativi alle operazioni di cessione di beni e di prestazione di servizi effettuate o ricevute verso o da soggetti esteri dovranno obbligatoriamente essere trasmessi allo SDI.
Come si dovrà emettere una fattura verso clienti esteri?
La fattura elettronica verso soggetti esteri deve tener conto di alcune convenzioni introdotte dall’Agenzia delle Entrate:
Codice Destinatario (SdI)
Il codice destinatario deve contenere la sequenza di 7 caratteri “XXXXXXX”. Questo vale sia per i clienti UE (residenti nell’Unione Europea), sia extra UE.
Campo IdPaese
Il campo “IdPaese”, dove si indica il paese del Cliente (Cessionario/Committente) della fattura elettronica, deve contenere la sigla del paese estero (codice secondo lo standard ISO 3166-1 alpha-2). Ad esempio, se il destinatario è residente in Spagna, l’“IdPaese” sarà “ES”. Nel caso di cliente esterno la Provincia può essere omessa.
Campo Cap
Il CAP di un Cliente estero nella fattura elettronica deve contenere il valore 00000.
Campo partita IVA
La Partita Iva di un cliente estero all’interno di una fattura elettronica deve tenere conto se questo fa parte dell’Unione Europea o è un cliente Extra UE:
- Se la sede fa parte dell’Unione Europea devi inserire la P.IVA comunitaria con l’identificativo della nazione di appartenenza. Se ad esempio stiamo parlando di un’azienda spagnola la sua P.IVA deve essere preceduta dal suffisso di paese “ES” (codice secondo lo standard ISO 3166-1 alpha-2).
- Se la sede è al di fuori dei confini dell’Unione Europea devi inserire come P.IVA il codice “OO99999999999” (due volte la lettera O e 11 volte il numero 9).
- Se il cliente è un Privato estero (quindi senza partita IVA): dovrai compilare il campo P.IVA con il codice numerico “0000000” (codice a 7 zeri).
Campo Codice Fiscale/IdCodice
Nella fattura elettronica, all’interno della sezione “IdFiscaleIVA”, blocco “Cessionario/Committente”, trovi i campi “IdCodice” e “CodiceFiscale”. L’Agenzia delle entrate, nelle specifiche 1.6.2, li definisce come:
- “IdCodice”: numero di identificazione fiscale del cessionario/committente,
- “CodiceFiscale”: numero di codice fiscale del cessionario/committente.
Cosa fare quando il cliente estero è senza Codice Fiscale
L’Agenzia delle entrate, nelle FAQ pubblicate il 12 febbraio 2021, indica come comportarsi se il destinatario estero della fattura elettronica (operatore o consumatore, UE oppure extra UE) non ha un codice fiscale italiano:
nel campo “IdCodice” si deve inserire un valore alfanumerico identificativo dell’operatore o del consumatore finale, fino ad un massimo di 28 caratteri alfanumerici su cui il SdI non effettua controlli di validità;
bisogna compilare anche il “CodiceFiscale”, con lo stesso valore riportato nel campo “IdCodice”.
I codici “Natura IVA” per operazioni con l’estero
Alcuni codici “Natura IVA” riguardano le fatture destinate all’estero:
- N3.1: non imponibili – esportazioni,
- N3.2: non imponibili – cessioni intracomunitarie.
- N3.3: non imponibili – cessioni verso San Marino
Per capire quale applicare al documento che stai compilando, ti consigliamo di rivolgerti al consulente che ti segue la contabilità.
Come inviare la fattura elettronica
L’invio della fattura elettronica segue la stessa procedura di quelle per i clienti italiani. Puoi inviarla seguendo la procedura di Clodness.
Ricordati che il cliente, non residente in Italia, non riceve la fattura elettronica che resta isolata nel tuo cassetto fiscale quindi invia anche la versione in formato PDF leggibile.
Caso particolare: fattura elettronica ad un Cliente italiano residente all’estero
Dalle indicazioni che fornisce l’Agenzia delle Entrate, si comprende che le operazioni svolte con soggetti non residenti in Italia, si considerano operazioni transfrontaliere e rientrano tra quelle per le quali va trasmessa la comunicazione dei dati delle fatture transfrontaliere (c.d. “esterometro”, disciplinato dall’art. 1, comma 3bis, del d.Lgs. n. 127/15). A fronte di tali soggetti, la fattura emessa è ancora cartacea.
Bisogna precisare che nel caso in cui tali soggetti siano identificati con un codice fiscale italiano, l’operatore IVA residente o stabilito in Italia può predisporre e inviare la fattura elettronica allo SdI, valorizzando il campo del codice destinatario con il valore convenzionale “0000000” e fornire una copia analogica al cliente; in tal modo non sarà più necessario inviare i dati di tali fatture con il c.d. “esterometro”.
Caso particolare: fattura elettronica ad un Cliente di Livigno.
Per le località che non rientrano nel territorio dello Stato italiano, le operazioni svolte con soggetti residenti e stabiliti in questi comuni devono essere considerate operazioni transfrontaliere; Tuttavia gli abitanti di queste località hanno codice fiscale italiano quindi rientrano nel caso visto sopra di clienti italiani residenti all’estero, quindi si può inviare la fattura elettronica allo SDI indicando nel campo “Codice destinatario” la codifica “0000000”. Anche in questo caso si dovrà trasmettere al cliente una copia della fattura cartacea o di cortesia. In tal modo non sarà più necessario inviare i dati di tali fatture con il c.d. “esterometro”.
Cloudness e fatturazione elettronica
Con Cloudness non devi preoccuparti di dover gestire i casi particolari perchè in base al Cliente e al tipo di fattura elettronica è già predispisosto per emettere la fattura applicando le regole viste sopra.